Il web offre tante risposte. Basta solo porre le giuste domande.

Iniziamo il nostro viaggio provando assieme a capire quali opportunità offre internet e l’uso strategico degli strumenti web.

Internet è il futuro e cambia velocemente

A tal punto da essere non solo usato ma anche personalizzato dalle persone.
Per molti anni del web si è avuta una concezione sbagliata, internet uguale tecnologia.
Internet non è solo tecnologia, il web è fatto di persone e siamo noi che lo usiamo essenzialmente per dialogare.
Possiamo affermare che Internet in Italia è in evoluzione, in crescita costante, seppur ancora in grosso ritardo.
Il motivo per cui assistendo solo ora, in ritardo rispetto agli altri paesi, alla crescita del web e della Digital Economy è presto spiegato ponendoci alcune domande:

  • Come ci hanno presentato per anni il web?
  • Le infrastrutture in Italia hanno favorito la web economy?
  • Cosa ci hanno detto in merito alla rete? … che…

Internet è difficile e inaffidabile.

Per anni la cultura dominante ha evidenziato le difficoltà di utilizzo del nuovo strumento scoraggiando l’uso di internet apostrofandolo come “mondo sconosciuto, inaffidabile, complicato e popolato da persone strane”.
Paradossalmente nel 1800 si diceva la stessa cosa della ferrovia: “mette in contatto con persone strane e pericolose”. Il motivo di tale diffidenza va ricercata nel fatto che la pericolosità è legata al concetto di innovazione, quindi sconosciuto.

Inoltre, negli anni in cui internet vedeva la nascita degli attuali colossi del web, in Italia i media tradizionali veicolavano il messaggio di una rete temibile e pornografica (Vespa a Porta a Porta).
Meglio allontanare anziché formare all’utilizzo del nuovo, dello “sconosciuto”.
Non solo, l’investimento del nostro paese nelle nuove tecnologie in termini d’infrastrutture è sempre stato carente, come testimonia il ritardo nello sviluppo della banda larga che costa all’Italia tra l’1 e l’1,5% del Pil.

Bene, le cose cambiano e la digitalizzazione è in atto.

Oggi il web sta uscendo dall’alone di mistero ed incertezza che non poco tempo addietro lo caratterizzava.

La Digital Economy (qui l’approfondimento) è un’industria dal valore di trenta miliardi di euro, con una crescita annua del 10%. La conoscenza genera profitti e il futuro gioca a nostro favore, lo testimonia il fatto che ad oggi appena il 59 % della popolazione italiana è connessa al web, ed in attesa del restante
41% si registra un incremento medio annuo del 9 % di internauti.
Anche l’audience online nel giorno medio registra una crescita del 7% rispetto ai dati del 2011.

Il cambiamento è in atto

C’è una comunicazione nuova da esplorare e delle istruzione di cui abbiamo bisogno. L’utente ascolta e si impegna nelle conversazioni giuste.
E’ cambiato il modo di comunicare e sono cambiate le modalità comunicative tra azienda, cliente e prospect. Siamo definitivamente entrati in una spirale che richiede una continua conversazione, il più globale possibile.

La sfida è sviluppare un nuovo approccio che potenzi l’iniziativa dell’impegno comunicativo medianate gli strumenti che offre la rete lasciandosi guidare verso la transizione al digitale.

E’ necessario affinare le proprie abilità comunicative

In fondo in Italia il vero tsunami dell’internet economy non è ancora arrivato, basti pensare che solo il 59% della popolazione accede ad internet.

Aspettando la seconda metà degli internauti è importante non farsi trovare impreparati, magari iniziando a porsi queste tre semplici domande:

  1. Qual è il tuo business?
  2. Chi sono i vostri clienti?
  3. Cos’è che i vostri clienti considerano un valore?

E soprattutto: come posso produrre valore il più rapidamente possibile?

A voi le risposte!

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