Intervista a Gnammo – community italiana per chi ama incontrare nuovi amici a tavola

Si definiscono come “La più grande community italiana per chi ama incontrare nuovi amici a tavola”, queste le premesse di Gnammo, StartUp attiva nella promozione di eventi di Social Eating.

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Gnammo permette di prendere parte o creare eventi gastronomici, dividendo i posti a tavola con persone sconosciute con le quali instaurare nuove relazioni. Il sito permette di condividere con nuovi amici la passione per il cibo e la tua abilità ai fornelli.

Lasciamoci guidare da Gianluca Ranno CEO & Co Founder di Gnammo.

Potresti spiegare ai nostri lettori cos’è Gnammo?

Prendere parte o creare eventi gastronomici, dividendo i posti a tavola con nuovi amici con i quali instaurare nuove relazioni in una situazione nella quale il cibo diventa veicolo per una particolarissima esperienza social. È questo Gnammo «Si tratta di un portale che permette di organizzare o partecipare a un evento culinario che può tenersi in luoghi affascinanti come parchi, atelier d’artista o case private in zone di pregio delle diverse città». Il funzionamento è molto semplice e prevede due possibili “ruoli”, Il Cuoco che crea l’evento e “apparecchia la tavola” e lo Gnammer che chiede di serdersi a tavola, con la necessità per entrambi di registrarsi gratuitamente sul sito di Gnammo o attraverso i social network.

Come funziona e quali i vantaggi per gli users?

Su Gnammo, ci sono tutte le persone che amano cucinare, che amano cucinare per gli amici e che con noi trovano il modo per mettersi alla prova, conoscere nuove persone e mettere qualche soldino da parte. Consideriamo anche, che come diciamo spesso, non bisogna essere dei “Master Chef”, perché su Gnammo il cibo è anche un mezzo, uno strumento per portare nuove persone ad incontrarsi e confrontarsi. Qundi anche una pasta alio oglio e peperoncino condita da una buona compagnia, può essere il più riuscito degli eventi Gnammo!

Gli Gnammers sono spesso persone, che già utilizzano strumenti di economia collaborativi, uno su tutti Airbnb e che amano incontrare nuove persone. Sono curiosi, persone aperte, pronte a mettersi in gioco e anche a lavare i piatti a fine cena, chiacchierando con il cuoco o aiutandolo a cucinare. Gli Gnammers sono giovani, di mente! Infatti abbiamo Gnammers di ogni età, ma soprattutto la fascia 25/45 e quella che si siede a tavola con più facilità.

Quali i progetti futuri di Gnammo?

Nel breve termine, inserire delle funzioni che completeranno l’esperienza del social eating, come la categorizzazione utenti, un sistema di following in stile twitter e un revisione generale della ux. Il passo successivo sarà lanciare le brand pages, pagine che permetteranno ai brand food & beverage di portare direttamente in tavola i loro prodotti. E molte altre cose bollono in pentola, ma non vi possiamo mica svelare tutti gli ingredienti, per ora. Ah! Vogliamo diventare il più grande Social Food Network del Mondo!

Secondo voi qual è lo stato attuale delle startup in Italia?

Io dividerei la torta in due, c’è la prima parte del lavoro di creazione e sviluppo di una startup, quindi, tanto entusiasmo, errori, crescita e anche abbandoni, poi per quelli che hanno tenuto duro si arriva al momento della ricerca dei finanziamenti.

Il lato investitori dal mio punto di vista è un tasto dolente in Italia, c’è una bassissima propensione al rischio e spesso scarsa conoscenza del settore. In poche parole, l’Italia è ricca di talenti e idee che spesso si bloccano perché non trovano l’adeguato supporto e la giusta mentalità da parte di chi dovrebbe ed avrebbe i mezzi per far fare a chi se lo merita il salto in avanti. Due parole chiave, #coraggio e #tenacia.

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