Intervista a L43Lab – laboratorio giornalistico di web editing

Un modo nuovo di fare informazione, senza padroni né tesserino, trova la sua dimensione migliore tra le maglie della Rete.

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Queste le premesse di L43Lab, laboratorio giornalistico di web editing organizzato da Lettera43.it per informare e formare blogger, web editor, giornalisti ai cambiamenti in atto nel mondo della comunicazione e del giornalismo.

L’intento dichiarato è quello di “accompagnare gli aspiranti protagonisti di questo giornalismo verso le nuove frontiere della professione”.

Chiediamo lumi a Michela Gentili, collega e ideatrice di L43Lab.

Ciao Michela, grazie per questa intervista. Cos’è L43Lab?

Un ponte tra la vecchia e la nuova professione. Le regole del buon giornalismo rimangono sempre le stesse ma il contesto in cui si applicano è stato completamente modificato dalla Rete. Noi cerchiamo di offrire una panoramica degli strumenti necessari per navigare il cambiamento.

Com’è organizzato il corso e chi sono i docenti?

Il corso dura un weekend. Si passa dalle regole di linguaggio Seo per farsi trovare in Rete fino agli strumenti digitali utili per un reporter online. Ma ci sono anche lezioni base per imparare a strutturare un articolo e proporlo a una testata un modo efficace. E, soprattutto, i consigli per costruirsi un brand sul web. I docenti sono giornalisti professionisti, blogger, consulenti di comunicazione sui social, esperti del settore.

Quanto ritieni sia indispensabile per un giornalista/web editor sviluppare la giusta reputazione su internet e saper utilizzare i nuovi strumenti online messi a disposizione dalla rete?

Costruirsi una credibilità è l’obiettivo che dovrebbe guidare sempre il giornalista, su ogni mezzo. Ma, in Rete, riuscirci è più complesso. Perché il web è democratico ma non perdona: quando ci si rivolge a una platea così ampia, ogni errore viene amplificato. Per questo, è importante conoscere gli strumenti per verificare una fonte, trovare la data in cui è stata scattata una foto e condividere i contenuti nel modo più professionale possibile.

Cosa ha spinto una realtà editoriale come Lettera43.it a organizzare un laboratorio giornalistico di web editing?

L’idea è stata mia, in realtà. Ma i direttori l’hanno appoggiata subito. I giornalisti che si sentono parte di una Casta non hanno futuro. Bisogna muoversi, innovare, guardare avanti. E non smettere mai di imparare.

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Lemillebolleblu
Lemillebolleblu
11 anni fa

Ma tu l’hai seguito? Com’è? Cerco un po’ di informazioni in merito.

GiovanniScarangella
GiovanniScarangella
11 anni fa

Ciao Lemillebolleblu, realmente non ho avuto modo di seguire il laboratorio, quindi in pratica non posso darti informazioni dirette. Quello che posso dirti è che sia l’ideatrice di L43Lab che il corpo docenti sono di primissimo livello.

Allo stesso tempo leggo che hanno già raggiunto il numero massimo di iscrizioni per il corso di Web editing L43 Lab previsto a fine settembre.
Deduco che la soddisfazione dei discenti del primo corso abbia fatto da traino…

A disposizione, ciaoo!